Dopo un po' di musica fatta con processore digitale mi sono reso conto che nulla è equiparabile al suono prodotto dai pedali. Mi sembra che il suono dei pedali sia più colorato, vivo, dinamico rispetto al suono prodotto dal mio rack digitale. Da Sonido ho acquistato la maggior parte dei pedali (oltre alla Strato) in mio possesso e dove spesso mi reco. In questo Store di strumenti musicali torno bambino (bellissimo ambiente e persone). Quando gli effetti iniziano a diventare tanti però, è inevitabile porsi il problema della loro organizzazione funzionale.
Ecco come mi sono ritrovato ad un certo punto della mia vita:
E' chiaro che occorreva fare ordine, rendere il tutto utilizzabile e come dicevo prima funzionale.
La prima cosa che ho fatto è affidarmi ad Internet dove è possibile recuperare tutte, ma proprio tutte, le informazioni che occorrono. Ovviamente tutto quello che si raccoglie dalla rete va sperimentato sulla "propria pelle" poichè ogni setup è unico e irripetibile. Adesso provo a raccontarvi quello che ho capito: classificazione dei pedali e loro collegamento.
Classificazione
La classificazione che utilizzo per identificare la tipologia di effetti è la segente:
- pedali di dinamica
- pedali di amplificazione/attenuazione
- pedali di overdrive/distorsione
- pedali di modulazione e ritardo
Pedali di dinamica
Nella prima categoria troviamo i pedali compressori. Nel mio caso uso un BOSS CS-3.
Di seguito descrivo, in modo sintetico ed intuitivo (spero), come agisce un compressore sul segnale della chitarra in modo da prevedere l'effetto che la sua applicazione possa avere sul resto della catena.
Un compressore ha come principale scopo quello di:
- livellare la dinamica: uniformare il livello del suono sia per le plettrate forti che per le plettrate dedoli;
- fornire sustain: aumentare la durata del suono a partire dalla sua emissione;
- fornire attacco: determina quanto esplosiva deve essere l'emissione di un suono;
Vediamo come il compressore livella la dinamica. Il suono emesso dalla chitarra elettrica ha una dinamica che dipende da quanto vibra la corda in corrispondenza del magnette del pick-up sottostante. Più è forte la plettrata più il livello del suono è alto. Il compressore che riceve in input tale segnale fa in modo che l'ampiezza del segnale non superi un certo livello operando una compressione delle armoniche che compongono il suono. La forma d'onda del suono non viene deformata (come farebbe un overdrive o un distorsore), ma ne viene semplicemente ridotta l'ampiezza in modo da non superare un certo livello. Uno stadio preamplificatore riporta il suono compresso al volume originario del suono. quindi in output dal compressore avremo un suono uniforme dal punto di vista del livellamento.
Quando attiviamo un compressore abbiamo la sensazione che la nostra chitarra abbia guadagnato in sustain, cioè abbiamo la sensazione che le note emesse durino di più. In realtà è solo una sensazione: abbiamo detto che il suono in ingresso al compressore viene limitato ad un basso livello per poi essere amplificato almeno al livello di ingresso. Quindi viene appiattito il decadimento naturale della nota emessa fornendo un volume costante del suono per quasi tutta la durata della nota.
L'attacco è il tempo che trascorre tra l'emissione della nota e l'inizio del processamento di compressione del suono. Maggiore è l'attacco più esplosiva sarà la nota.
Pedali di amplificazione/attenuazioneNella seconda categoria ricadono pedali di equalizzazione, wha, booster e volume.
Anche gli equalizzatori e wha li classifico come pedali di amplificazione/attenuazione poichè di fatto amplificano le armoniche del segnale in corrispondenza dell'intorno della frequenza esaltata. Allo stesso modo tali pedali possono attenuare l'ampiezza delle armoniche vicine alla frequenza selezionata. Proprio per questa considerazione, ritengo che un equalizzatore si possa utilizzare come booster a monte della sezione overdrive/distortion. Nel mio caso sono utilizzati due equalizzatori BOSS GE-7, un booster BOSS FB-2, un wha Cry Baby e il pedale volume BOSS FV500H.
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Pedali di overdrive/distorsione
La terza categoria comprede i pedali che esercitano una deformazione della forma d'onda in ingresso.
Tipicamente la deformazione è data dalla saturazione del circuito di preamplificazione del pedale e si tratta di un vero e proprio taglio della forma d'onda. Quindi un suono distorto è un suono per il quale alcune delle armoniche che lo compongono vengono tagliate in cima poichè di livello troppo alto per le capacità circuitali del preamplificatore (saturazione).
Supponiamo di riuscire a visualizzare una sola armonica del nostro suono e di concentrarci su di essa. L'armonica avrà la forma sinusoidale. La saturazione ha l'effetto di tagliare la cima della sinusoide facendola somigliare ad un'onda quadra. Più la forma d'onda risultante somiglia ad un'onda quadra, più l'effetto di distorsione sarà marcato. Con il booster, si rende la sinusoide molto alta (aumenta l'ampiezza), quindi a parità di soglia di saturazione, avremo un'onda risultante molto prossima ad un'onda quadra.
Per questa categoria possiedo un super-overdrive BOSS SD-1, un preamplificatore BOSS FBM-1, due overdrive valvolari "fatti in casa" ed un distorsore EH - Big Muff Pi.
Per questa categoria possiedo un super-overdrive BOSS SD-1, un preamplificatore BOSS FBM-1, due overdrive valvolari "fatti in casa" ed un distorsore EH - Big Muff Pi.
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Pedali di modulazione e ritardo
Gli effetti di modulazione e ritardo sono chorus, flanger, riverbero e delay che nel mio caso sono affidati al rack ART SGX-T2.
ART SGX T-2 |
Gli effetti di modulazione sono collegati in catena in modo da mantenere il più possibile naturale il suono in input ed evitare suoni confusi. Quindi il processore ART SGX-T2 è collegato a valle della catena di effetti. Inoltre tale processore offre la possibilità di una uscita stereo permettendo di gestire separatamente i canali R e L (per esempio collegando a ciascuno un amplificatore).
- Flanger/Chorus
- Riverbero
- Delay
Perchè ho scelto tale ordine?
Provate a posizionare un delay prima del riverbero. Cosa si ottiene? Otteniamo un suono le cui ripetizioni dovute al delay vengono riverberate generando un suono ricco di aloni e poco definito.
Lo stesso vale per flanger e chorus: secondo me ha poco senso posizionarli in post delay poichè verrebbero "effettate" solo le ripetizioni del delay. In conclusione preferisco inserire il delay, che genera un netto ritardo, come ultimo effetto. Il riverbero è uno strascico, un allungamento del suono, quindi un ritardo meno pronunciato del delay. Per questo motivo ritengo che il riverbero preceda il delay. Prima del riverbero posiziono chorus e flanger (solitamente mai contemporaneamente).
Poco fa dicevo che tutti i consigli che puoi trovare su Internet sono validi ed indispensabili. Tantissima gente competente ha messo in rete la propria esperienza e questo è fantastico. Ho anche aggiunto che occorre provare sulla propria pelle le indicazioni date dagli esperti.
Infatti se mi fosse chiesto di rappresentare la classificazione degli effetti in mio possesso, penso che la rappresenterei in questo modo:
Figura 1 - Classificazione degli effetti |
Ma se analizzo l'uso effettivo che faccio dei miei pedali, mi accorgo che la rappresentazione che meglio descrive la mia catena è la seguente:
Figura 2 - Intersezione delle classi di effetti |
Dynamic contiene solo il compressore;
Overdrive/Distortion contiene SD-1, FBM-1, Big Muff, e Tube Driver;
Amp/Att contiene Wha, volume, GE-7, FB-2;
Modulation contiene solo l'unità SGX-T2.
Nella Figura 2 ho riportato le stesse aree, ma "accavallate" in qualche modo. Questa rappresentazione mostra l'intersezione delle classi di effetti. Con l'intersezione voglio esplicitare il concetto che alcuni effetti pur essendo classificati in un certo modo, non escludono il loro impiego come se appartenenti a classi differenti.
Prendiamo per esempio il compressore. Dalla figura 2 si vede che il compressore risiede nella classe Dynamic, ma è anche presente nella classe Amp/Att. Questo significa che nella configurazione che ho scelto per il mio compressore ho fatto in modo che esso stesso agisca come attenuatore diminuendo di poco il livello del segnale rispetto a quello in input (avendo dotato la chitarra di pickup attivi EMG-DG20), ricadendo così nella categoria Amp/Att. Nello stesso tempo ho scelto un rapporto di compressione basso in modo da non avere un appiattimento esagerato della dinamica (categoria Dynamic).
Consideriamo i pedali super-overdrive SD-1 ed il preamplificatore FBM-1. Nella Figura 1 sono classificati come Overdrive/Distorsion. Tuttavia è possibile utilizzare tali pedali come booster, ricadendo nella categoria Amp/Att, tenendo minimo il valore del gain o driver ed alto il valore dell'output level. Una considerazione degna di nota è la seguente: utilizzando questi due pedali come booster è possibile sfruttare la loro sezione di equalizzazione: più ricca nel preamplificatore FBM-1 ed essenziale nell'overdrive SD-1. Questo permette di ottenere versatilità timbrica: si ottiene un suono ricco di armoniche, con molto colore se si boosta il tube driver con il preamplificatore FBM-1; invece si ottiene un suono stabile e corposo boostando il distorsore Big Muff con l'overdrive SD-1.
Con aggiunta di un po' più di gain sugli overdrive come booster a monte del tube driver si ottengono suoni interessanti e distorsioni stabili pure con il single coil al manico di una stratocaster.
Quanto detto sopra è il motivo per cui fare esperienza diretta sui pedali ed il loro settaggio è determinante nel cammino di ricerca del proprio sound.
Collegamento
Sulla base delle considerazioni precedentemente fatte, frutto di diverse impostazioni sui pedali e configurazioni dei collegamenti, sono giunto al seguente schema di collegamento (so già che non sarà il definitivo poichè il setup è un work in progress eterno).
Nell'ordine, dalla chiatarra all'amplificatore:
- Wha Wha - Dunlop Cry Baby
- Compressore - BOSS CS-3
- SuperOverdrive - BOSS SD-1
- Booster - BOSS FB-2
- Preamplificatore - BOSS FBM-1
- Equalizzatore - BOSS GE-7
- Tube Driver - artigianale
- Tube Driver - artigianale
- Distorsore - EH Big Muff Pi
- Equalizzatore - BOSS GE-7
- Volume - BOSS FV500H
In particolare desidero sottolineare la presenza di due equalizzatori: uno posto prima del tube driver e uno posto in coda alla catena.
L'equalizzatore posto in coda alla catena ha l'ovvio compito di centrare il suono sulla frequenza desiderata. Tale step di equalizzazione è necessario a collocare correttamente il suono della chitarra all'interno del suond complessivo del brano. L'equalizzatore a monte, invece, pilota e scolpisce il suono della chitarra in ingresso al tube driver. Se per esempio si enfatizzano le frequenze medie in questa fase, si otterrà in uscita dal tube driver un timbro più stabile, calibrato e meno sfaldato sui bassi.
Seguiranno considerazioni più dettagliate con l'aiuto di file audio.
A presto
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