Pedalboard perché?

Inizio subito spiegando cosa mi ha portato a pensare alla realizzazione di una pedalboard. Sicuramente il numero di pedali: secondo me 4 pedali già giustifica il desiderio di raggrupparli in una pedalboard.
Comunque diverse sono le ragioni e le esigenze che spingono alla realizzazione di una pedalboard. Dei buoni motivi sono per esempio tutti quelli legati alla efficacia, praticità e semplicità di utilizzo della pedalboard. Ecco di seguito elencati quelli che hanno spinto chi vi parla a cimentarsi in questa esaltante, affascinante, divertente, gratificante ed anche economicamente dispendiosa (ma non tanto) avventura di costruirsene una:
  1. Condivisione dell'alimentazione
  2. Facilitare l'eventuale trasporto
  3. Semplificare i collegamenti
  4. Incorporare effetti costruiti in casa
  5. Selezionare i canali dell'amplificatore
  6. Fornire alimentazione per eventuali pedali esterni alla pedalboard
  7. Possibilità di richiamare preset preconfigurati 


1. Condivisione dell'alimentazione

Tutti i pedali o quasi sono realizzati con circuiteria attiva, quindi per funzionare devono essere alimentati. Ci sono pedali che necessitano di tensione continua a 9 o 12 Volt. Effetti più sofisticati possono essere collegati direttamente alla presa di corrente poiché al loro interno ci sono trasformatori e circuiti stabilizzatori di tensione che forniscono i giusti valori di alimentazione. I pedali Boss lavorano con una tensione di alimentazione pari a 9V DC, quindi si possono alimentare con una comune pila (le comuni pile a parallelepipedo da 9V). Quando ci sono più pedali la gestione delle pile (una per ciascun pedale) diventa difficile. 

Dopo un po' di ricerche ho trovato un alimentatore dalle ottime prestazioni: 
  • dimensioni contenute (trattandosi di uno switching)
  • corrente di alimentazione fino a 1,7 A
  • rumorosità indotta praticamente nulla
Si tratta dell'alimentatore 1SPOT Visual Sound. Il prezzo è pari a 30 Euro.
Figura 2 - 1SPOT by Visual Sound

E' chiaro che per alimentare una catena di pedali occorrono dei piccoli accorgimenti: 
  • collegamento corretto dei poli + e - 
  • eliminazione dei loop di massa
Nella pagina dedicata alla costruzione della pedalboard approfondisco gli argomenti relativi ai cablaggi.

Oltre all'alimentazione di 9V DC, la mia pedaliera ha un'alimentazione proveniente da rete elettrica domestica a 220V AC. Tale tensione alternata serve per ottenere, attraverso un trasformatore 220V - 12V AC, l'alimentazione per i due Tube Driver. Un altro trasformatore 220V - 12V AC, di potenza più contenuta, viene utilizzato per produrre, mediante opportuno stabilizzatore, una tensione di 5V DC per l'alimentazione del MIDI controller da me fabbricato e una tensione di 12V DC per alimentare i relay contenuti nella pedalboard.
Entriamo nel dettaglio con la seguente figura:

Figura 3 - Dettaglio connessioni Pedalboard

Come si nota dalla figura 3 a partire da destra abbiamo: 
  • 5V DC Out  - uscita 5V continui
  • 9V DC Out  - uscita 9V continui
  • 9V DC In - ingresso 9V continui.
  • Amp Preset - uscita controllo canali o preset amplificatore.
  • Out - uscita audio per amplificatore o unità modulazione (ART SGX-T2)
  • In - ingresso audio per chitarra.
  • MIDI Interface in - Ingresso cavo 12 poli per MIDI Controller

2. Facilitare il trasporto

Fabbricarsi una pedaliera significa anche riuscire a mettere un coperchio su di essa, prenderla per il manico e portarla ovunque.  O semplicemente fotografare il coperchio della propria pedaliera ed usare la foto come sfondo del proprio blog ;-). In ogni caso avere una struttura robusta alla quale vincolare saldamente i propri pedali è sicuramente un vantaggio in termini di maneggevolezza e protezione per i pedali stessi. Segue una foto della mia pedaliera pronta per il trasporto:

Figura 4 - Pedaliera con coperchio


3. Semplificare i collegamenti

Come si vede dalla figura 3 i collegamenti sono solo quelli relativi alle alimentazioni e ai jack audio. Certo non immediato come collegare la chitarra direttamente all'amplificatore, ma sicuramente è più semplice di collegare uno per uno tutti i pedali. 
In caso di utilizzo tradizionale della pedaliera, quindi senza alcun interfacciamento MIDI, è sufficiente collegare l'alimentazione 9V DC In, l'alimentazione alla rete elettrica domestica e i jack tra chitarra e amplificatore. Si è proprio così! Benché io abbia concepito la pedaliera per essere comandata via MIDI, essa funziona anche in modo tradizionale selezionando con i piedi i pedali che si vogliono attivare. Di seguito le due possibili configurazioni d'uso della pedalboard:

Figura 5 - Configurazione con interazione MIDI


Figura 6 - Configurazione tradizionale

La difficoltà dei collegamenti è tutta nei cablaggi interni, quindi trasparente a chi desidera utilizzare la pedalboard.

4. Incorporare effetti costruiti in casa

La cosa bella del fai da te è la possibilità di "customizzare" a 360° la tua realizzazione. Nel caso della pedaliera, per esempio, ho deciso di "impiantare" nella struttura due Tube Driver. Ecco di seguito il dettaglio:

Come si nota le valvole affiorano dal pannello della pedalboard. I led di colore blu indicano che i Tube Driver sono regolarmente alimentati, mentre i led che indicano l'attivazione dell'effetto sono posti accanto a ciascuna valvola sotto il pannello (non visibili in foto). Tali led sono di colore bianco e quando uno o l'altro effetto è attivato la rispettiva valvola brilla di una luce candida.

Figura 7 - Dettaglio tube driver

Ecco il cuore del suono valvolare:

Figura 8 - Circuito principale Tube Driver

Segue la sezione dei controlli:

Figura 9 - Circuito controlli

E la sezione dell'alimentazione:

Figura 10 - Circuito di alimentazione

Oltre ad incorporare gli effetti, la pedaliera contiene al suo inerno due trasformatori con relativi circuiti stabilizzatori, anch'essi fabbricati in casa. Uno di questi trasformatori è chiaramente visibile nel dettaglio seguente:
Figura 11 - Dettaglio trasformatore 
Il secondo trasformatore è contenuto nella pedaliera poiché di dimensioni più contenute. Infatti il trasformatore nella foto consente assorbimenti fino a 1A mentre il trasformatore più piccolo consente un assorbimento massimo di 500 mA. 
Un'ultima customizzazione riguarda l'interfacciamento MIDI. La mia pedalboard al suo interno contiene una dozzina di relay comandati dal MIDI Controller per l'attivazione e la disattivazione dei pedali in funzione del preset selezionato dalla pedaliera midi ART Ultrafoot X-15 mostrato nella figura seguente:
Figura 12 - ART Ultrafoot X-15

5. Selezionare i canali dell'amplificatore

Nell'immagine seguente vediamo il dettaglio relativo al pannello delle connessioni della pedaliera:
Figura 13 - Dettaglio connessioni

L'ingresso jack denominato Amp Preset è stato preposto per il controllo dell'amplificatore. Nel mio caso, avendo un Fender Mustang II, il jack deve prevedere la stessa funzionalità che implementa il pedale Fender seguente:
Figura 14 - AMPLIFIER FOOTSWITCH Single button 

In particolare la semplice funzionalità che svolge tale pedale è di interruttore apri/chiudi (SPST): premendo l'interruttore, si collega il polo centrale del cavo jack con la schermatura del cavo stesso (cortocircuito); ripremendo si apre il circuito separando il polo centrale dalla schermatura.
L'amplificatore Fender Mustang II permette di programmare due preset selezionabili da tale pedale. Nella mia pedaliera anche tale uscita è comandata sia manualmente tramite pulsante sulla pedaliera sia via MIDI mediante apposito relay. Di seguito il dettaglio dei pulsanti in pedaliera che mi consentono di comandare il fender Mustang II (Amp Preset) e i due Tube Driver (TD1 e TD2):


Figura 15 - Dettaglio pulsanti su pedalboard
 

6. Fornire alimentazione per eventuali pedali esterni alla pedalboard

Dalla figura 13 è possibile notare, a partire da destra, le prime due connessioni: rispettivamente 5V Out e 9V Out. Tali uscite possono essere utilizzate per alimentare qualsiasi dispositivo che ammetta tali valori di alimentazione (occhio agli assorbimenti di corrente: evitare di alimentare una centrale nucleare). Nel mio caso l'uscita 9V è utile per alimentare il pedale Wha fuori pedalboard mentre con l'uscita 5V alimento il MIDI Controller.

7. Possibilità di richiamare preset preconfigurati

Questa è la caratteristica che ritengo renda una pedalboard veramente funzionale. Richiamare preset preconfigurati vuol dire avere la possibilità di attivare, pigiando un solo pulsante, una combinazione di pedali fissata in precedenza. Per esempio il passaggio da un suono clean di accompagnamento ad un suono distorto per l'esecuzione di un assolo, comporta generalmente la disattivazione di alcuni pedali e l'attivazione di altri. Oltre ad avere il tempo sufficiente ad effettuare il cambio di suono bisogna concentrare la propria attenzione sui pedali da premere ed i movimenti da fare. Per quanto mi riguarda già il dover premere 4 o 5 pulsanti sulla pedaliera impiega troppe energie che verrebbero sottratte all'esecuzione. Per questo motivo ho studiato un sistema che mi permette di controllare la pedaliera da qualsiasi apparecchiatura midi in grado di inviare dei messaggi di program change. Di seguito il MIDI Controller di mia realizzazione:

Figura 16 - MIDI Controller

Il funzionamento del MIDI Controller è il seguente:
Il MIDI Controller riceve in input il messaggio midi inviato dalla pedaliera midi ART Ultrafoot X-15. Il messaggio MIDI ricevuto viene decodificato determinando il numero di preset (da 1 a 128). La seguente figura mostra in dettaglio il pannello delle connessione del MIDI Controller:
Figura 17 - MIDI Controller connessioni

Attualmente il MIDI Controller gestisce solo 32 dip switch quindi i preset selezionabili dalla pedaliera midi sono quelli che vanno dal preset 1 al preset 32. In base al numero del preset selezionato il MIDI Controller attiva uno dei 32 dip switch, chiaramente visibile nella figura 16 (Dettaglio 12 dip switch). Ogni dip switch è composto da 12 interruttori e ad ogni interruttore corrisponde un pedale:

int 1: GE7
int 2: CS3
int 3: FB2
int 4: SD1
int 5: FBM1
int 6: GE7
int 7: non utilizzato
int 8: non utilizzato
int 9: Amp preset
int 10: TD1
int 11: TD2
int 12: Big Muff

Per esempio nella figura 16 è evidenziato il 32-esimo dip switch e come è possibile notare tutti gli interruttori sono posti in posizione OFF. Questo significa che se viene selezionato il preset 32 dalla pedaliera midi, il MIDI Controller comanderà lo spegnimento di tutti i pedali accesi fino a quel momento. Se sul dip switch fosse stato in posizione ON l'interruttore numero 10, il MIDI controller avrebbe spento tutti i pedali collegati agli interruttori con numero diverso da 10 e dopo aver controllato lo stato del TD1 (pedale sull'interruttore numero 10), avrebbe comandato la sua accensione se fosse stato spento oppure non sarebbe intervenuto se il TD1 fosse stato già acceso.

Un'altra applicazioni del MIDI Controller potrebbe essere la seguente:
supponiamo di avere una interfaccia midi collegabile al PC; supponiamo anche di avere installato su PC un programma tipo Cubase che sia in grado di inviare messaggi midi attraverso l'interfaccia MIDI ad esso collegata. Collegando il mio MIDI Controller all'interfaccia MIDI del PC è possibile comandare la pedaliera in tempo reale durante l'esecuzione. Ovviamente occorre prevedere su Cubase una traccia midi in cui vengono inviati i program change necessari e al momento giusto. 

A breve dedicherò una pagina a tale progetto dettagliando il funzionamento con video dimostrativi.

Ho illustrato quelle che sono, a mio parere, le criticità che si presentano quando si sceglie un setup basato su pedali. Tali criticità, presentate come buoni motivi per realizzare una pedalboard, sono diventate gli obiettivi da raggiungere al fine di dotare la mia pedalboard di versatilità e tanta personalizzazione. 

Continuando a navigare tra le pagine di questo blog troverai  tanti suggerimenti e dettagli relativi alle implementazioni.

Buona navigazione e buona lettura



1 commento:

  1. puoi scrivermi via mail? vorrei un aiuto nella realizzazione! grazie

    cipolla.matteo@gmail.com

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